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Anna Raimondo

Maddaloni (CE), 1981
Artist statement La sua ricerca esplora l’ascolto come esperienza estetica e politica, trattando il suono come strumento per generare spazi relazionali. Negli ultimi lavori, Anna Raimondo ha esteso la pratica radiofonica ad interventi sonori negli spazi pubblici, intesi sia nell’accezione fisica che in quanto “sfera pubblica” (Habermas), con l’intento di proporre dibattiti collettivi su tematiche specifiche. In questo approccio, la presenza dell’altro è cruciale per problematizzare la questione identitaria e l’ascolto diventa catalizzatore dello scambio che ha luogo. Il lavoro, basato soprattutto sulla voce, le lingue e il processo di traduzione, si situa tra arte sonora e radiofonica, tra performance ed intervento urbano, facendo riferimento al “diritto alla città” (Lefebvre). Si materializza nella dialettica tra il processo di comunicazione (verbale e non verbale) e l’attiva costruzione di senso generata dalla partecipazione del pubblico, nell’interstizio tra intimità e intimidazione proprio del linguaggio radiofonico e sonoro. Bio Dopo il master con distinzione in Sound Art al London College of Communication ( University of the Arts London) nel 2012, ha partecipato a diverse mostre e festival, tra cui la collettiva “DirtyEar” organizzata da Brandon LaBelle presso “Errant Bodies” durante Transmediale2013 (Berlino); il festival di suono e spazio pubblico “Paraphrasing Babel “ a Maastricht (NL); “NouzahFenia - Festival de Casablanca”, curato da Geraldine Paoli nel 2012. I suoi lavori radiofonici sono stati diffusi internazionalmente (Kunst Radio a Vienna, Deuthslandkultur a Berlino, Resonance fm a Londra, Arte Radio, Mobile Radio Bsp durante la Biennale di San Paulo, Radio Grenouille, ed altro). Diversi progetti curatoriali, focalizzati soprattutto su sound art e radio art, sono stati presentati nel contesto di eventi al "V&A Museum" di Londra, o “Le Cube- Independent Art Room”, a Rabat. In collaborazione con Younes Baba Ali, è promotrice della piattaforma di sound art Saout Radio, operante in Marocco. Con Amelie Agut, ha fondato l’associazione Echoes, un progetto artistico e pedagogico itinerante sulla memoria sonora dei luoghi.

2012: Master in Sound Art alla London College Communication (University of London) con distinzione 2005: Laurea in Scienze della Comunicazione all'Università Alma Mater di Bologna, 110 e lode

2013: Mostra collettiva "Dirty Ear" organizzato da Brandon LaBelle, a Errant Bodies durante Transmediale (Berlino) 2012: Performance collettiva "D-Cghesh" organizzata da David Toop alla South London Gallery (London) 2012: Mostra collettiva "On the boundary of sound" curata da Mark Jackson alla Nursey Gallery (Londra) 2012: Mostra collettiva Plpac all'istituto Francese di Cultura (Rabat) 2012: Mostra collettiva "Between Walls" curata da Yasmina Naji (Rabat) 2012: Mostra collettiva "Secret Whispers" curata da Seila Fernandez Arconada durante la off della Biennale di Bristol 2011:Mostra collettiva al Piccolo Cinema d'Inverno curata da Pasquale Napolitano (Napoli) 2011: Mostra collettiva alla Cité de la Musique (Marsiglia) 2011: Mostra collettiva "Presupuesto 6 euros" curata da Cabello y Caceres alla galleria Off Limits (Madrid) 2010: Mostra collettiva curata da In-Sonora al festival Nits Aileo i arts (Valencia)

2010: Premio al festival di radio di Teheran con la creazione radiofonica "Jusqu'ici tout va bien" 2011: Selezionati "la vie en bleu" e "in the dark!" tra i primi 20 finalisti al premio d'arte radiofonica Phonurgia Nova (Parigi)

2011: "Media Sculpure" curato da Radio Orange, Vienna 2012: "Plpac" curato da Younes Baba Ali e Simo Fettaka all'Istituto Francese di Rabat (Marocco) 2013: "Vive voix", Dakar 2013: "Fondazione Aurelio Petroni", Salerno

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