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Salvatore Calì

Misterbianco (CT), 1966
Cerco di dare voce e visibilità a ciò che apparentemente è invisibile e che sempre più sta diventando parte del nostro vivere quotidiano. Nell’interstizio tra queste due realtà si attua il fare dell’arte e dell’opera che come “sostanze mediali”, catalizzano nuove possibilità di essere cittadini della Terra. La mia ricerca artistica è un tentativo costante di dialogo con la coscienza della Terra e con la coscienza collettiva dell’Uomo contemporaneo, nel tentativo di suggerire, a quest’ultimo, un costante e profondo riavvicinamento alla Natura. Sono interessato all’aspetto “olistico” del concetto di scultura sociale di Joseph Beyus, dove l’azione creativa (l’opera) diviene catalizzatore di un processo che definisce lo spazio a nuove possibilità di essere cittadini della Terra. Fotografia, disegno, video, performance, sono i mezzi con i quali attuo una ricerca estetica che mi permette di mostrare ciò che apparentemente è invisibile e che sempre più sta diventando parte del nostro vivere quotidiano.

In arte autodidatta ho seguito gli studi per poter divenire un fisico teorico...

2010 Arte per la Terra, con Dagmar Trinks e Alexandra Von Hellberg. Caos Art Gallery, Venezia. > 2011 Innsbruck Art Fair 2011, rassegna Arte e Spirito. Con Club D’ars, Milano. ArtePiave2011- performance "Un Cuore per la Piave" . Sub-limen "the sublime is now". Artegiro contemporary art, Montefiascone (VT). A cura di Renata Summo O'Connell > 2012 personale "Shapeshifters" in Timeless | senza di tempo - progetto curatoriale di Renata Summo O'Connell. Artegiro Contemporary Art, Montefiascone (VT). Fuoriposto. Arte Padova 2012, a cura di Renata Summo O'Connell, Artegiro Contemporary Art.