Inaudible Fragment - 2012
Danilo Torre
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Inaudible Fragment - 2012
5'45'' DVD Courtesy dell'artista
Questo video è nello stesso tempo un mash-up, un found footage e un detournament
situazionista. In questo Hellzapoppin confluiscono temi brechtiani, come la rivoluzione, il
lavoro, la carne, il comunismo.
La struttura narrativa del video ha l'incipit nella rivoluzione, immagini di Lenin e di Berlino
ai tempi della repubblica di Weimar intrecciate con un banale film di cow-boy con il
sottofondo musicale di Auber (che ricorda Masaniello). Le immagini rappresentano ascesa
e declino del sogno comunista del '900. “Quello comunista non è un partito politico ma un
diabolico e maligno stile di vita” dice Edgar Hoover, così il comunista sovietico parte per lo
spazio abbandonando i territori del reale come da questo punto in poi farà il video. Una
mucca (molo simile a quella della copertina di Atom heart mother dei Pink Floyd parla con
la voce di Giovanna Dark, eroina di Santa Giovanna dei macelli, opera di Brecht del 1930,
che molto ci ricorda Simone Weil ma anche ci rimanda a Ingrid Bergman e Roberto
Rossellini di “Europa '51: “Ma se tutti riuscissero a capire che Il lavoro non è soltanto un
dovere ma una condanna... allora ci sentiremmo tutti più vicini, tutti uguali, tutti umiliati
allo stesso modo allora cercheremmo assieme la salvezza”.
Questa frase emblematica scatena la concreta metafora del tritacarne orgiastico della
società, l'umiliazione del lavoro che avviene nel momento in cui la società si rivela classista,
oggi come nel secolo scorso, dove chi sta in alto non riesce a percepire più chi vive in
basso in una distanza che è “come quella fra l'Himalaya e il mare”.
Forse solo con la violenza si può mettere fine a questo scempio? Questo è uno degli
enigmi di Johann Fatzer (protagonista di un opera del '29 di Brecht rimasta solo in
frammenti) ma la risposta di Johanna Dark è No o forse si? Alla fine della sua vita, prima di
lasciarci nelle nostre umane disgrazie, forse Fatzer e Dark trovano un accordo, ma tutto
finisce ancora una volta nel tritacarne sociale. Il video finisce con la voce del ricco
industriale speculatore e capitalista che grazie al potere degli stati e delle nazioni ci dice
(come già nel '29) “Tranquilli guarirà il mercato” e la speculazione quindi non avrà mai fine,
unica vittima il mondo intero e noi che ci avviamo al macello come le mucche!
Il lavoro dell'artista è quello di riuscire a far scappare le mucche dal macello.
Il video verrà presentato in anteprima al Volksbuehn di Berlino il 20 gennaio 2012
nell'ambito di una rassegna dal titolo Scheiß auf die Ordnung der Welt! - Merda sull'
Ordine del Mondo! è in esposizione al S.a.L.E. docks nella collettiva Open4