Argenta (FE), 1976
Il dualismo folle della materia informe e organica con quella definita dalle geometrie suggerisce piuttosto una vittoria della prima.
Anche i simboli di una presunta egemonia androgina si rivelano parziali, castrati, sterili.
La concezione è tanto impossibile quanto è desiderata.
È come il resoconto di una battaglia già persa durante lo scontro. Per quanto in questa sede niente rappresenti dichiaratamente una lotta.
Piuttosto la tragedia qui è quella di una danza senza suoni.
Accademia di Belle Arti di Urbino