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I am because you are - 2012 
Alessandro Olla

Info su Alessandro Olla

Particolarmente attento all’interazione della musica con altre forme artistiche, dal 1988 si dedica ad una costante attività come compositore e performer. Il suo interesse e la sua esperienza riguardano anche il video e la danza, il teatro. Parallelamente porta avanti l’attività didattica, nell’ambito dei laboratori teatrali e musicali, tramite la quale ...

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I am because you are - 2012 
Alessandro Olla

I am because you are - 2012
10'41'' elettronico Courtesy dell'artista

Alessandro Olla, promotore e fautore della sperimentazione elettronica, coinvolto in diverse iniziative di respiro internazionale, si è misurato con un progetto che trascende il concetto di musica per divenire documento nel senso più ampio del termine, abbracciando aspetti legati alla componente musicale ma anche a quella documentaria, ambientale e antropologica. “I am because you are” è un progetto di field recording e live electronics realizzato durante la residenza artistica al Sunhoo Park – Hang Zhou, in Cina, nell’agosto 2012, che si divide in due componenti distinte: la registrazione dei suoni dell’ambiente, con lo scopo di trovare ed esplorare l’identità acustica del luogo, e l’esecuzione di una performance video/sonora, che usa riprese video e registrazioni dei panorami sonori, modificate in tempo reale con software di live electronics. Aldilà dell’approccio tecnico operato da Alessandro Olla è soprattutto la componente emotiva a rendere il progetto interessante: il Sunhoo Park è un luogo fortemente rappresentativo della profonda trasformazione che attraversa la società cinese e il suo territorio. La Cina ha compiuto grandi cambiamenti sia sotto il profilo economico che su quello sociale, espandendo il commercio e le attività produttive, aprendosi al mondo occidentale in modo esponenziale e quindi miscelando elementi tradizionali ancora forti a suggestioni di sapore europeo. Olla è rimasto profondamente colpito e affascinato di come anche il suono dell’ambiente inevitabilmente stia subendo rapidi mutamenti. L’industrializzazione, la creazione di strade e strutture sta sovrapponendosi in modo sempre più pressante alle architetture naturali sostituendo i rumori endemici del luogo con quelli tipici della modernità. Si creano così eco, rimandi, feedback che divengono i nuovi suoni del luogo, l’anima vibrante da catturare e utilizzare come espressione sonora attraverso un racconto di note inusuali e accostamenti inediti, elaborati con sapienza per restituire la personalità e l’atmosfera dello Sunhoo Park colto nella sua fase di trasformazione. In questo modo la sperimentazione si fonde con il documento, diviene testimonianza di un passaggio e i confini della performance si ampliano segnando nuovi orizzonti da raggiungere e superare. Giacomo Pisano