Info su Alberto Venturini

Sono uno, zero, confuso e incoerente. Perso, continuo a vagare, i miei lavori non si esauriscono in sè stessi, non finiti fanno parte di una catena che non si chiuderà mai. Il complemento oggetto diventa soggetto. Codici binari sfrecciano, apparentemente indecifrabili. Non li voglio smontare, non voglio vedere gli ingranaggi, ...

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Altre Opere

I still love you
Scatole rumorose per mani imbarazzanti
Sonny

Out of our own private Idaho - 2013
1'30'' video Courtesy dell'artista

La prima parte della performance consisteva in una camminata silenziosa, in cui solo il linguaggio del corpo e i suoni da lui emessi venivano utilizzati per comunicare; la parola era bandita. La seconda parte era un’azione collettiva, sempre silenziosa, volta a ripulire dalla neve una grossa roccia incontrata lungo il cammino. Il suono presente nell’ambiente era così libero di rimbalzare sulla superficie rocciosa, dando ai performer la possibilità di costruire la propria nota all’interno del pentagramma naturale, vario ed imprevedibile in cui erano immersi. L’ambiente veniva interpretato come un’enorme cassa armonica. L’ultima parte era una camminata compiuta in senso opposto a quella iniziale con la possibilità di co- municare usando la parola. In quest’ultima sono emersi numerosi discorsi sul valore che si attribuisce al “fermarsi” e sul senso della vita superficiale e in generale.

Performance Arteles, Haukijärvi, Hämeenkyrö, Finlandia, 2013 montaggio di Mattia Lunardi