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The Dream Book - 2005 
Damiano Fasso

Info su Damiano Fasso

Damiano Fasso e' un artista visivo. Nato in provincia di Vicenza nel 1976, vive e lavora tra Treviso e Venezia, principalmente con la pittura e il video. Noto per i suoi quadri che usano materiali diversi, come il peluche, gli smalti industriali, le plastiche e i colori fluorescenti, combina una ...

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Altre Opere

Daydreaming
10'2'' 2010

The Dream Book - 2005 
Damiano Fasso

The Dream Book - 2005
3'48'' DVD Courtesy dell'artista

Damiano Fasso - THE DREAM BOOK, 2005 --© Damiano Fasso 2005 While echoing in the title the famous film by Peter Greenaway "The pillow book", this video contains an explicit reference to the masterpiece of japanese literature, written by Sei Shonagon in the XI century. The carrousel of pictures, all taken from the web, grows in rythm and velocity, giving a sense of ambiguity and uncertainty, and associates beautiful pictures with sad ones. It's a reflecion on beauty, sadness, velocity and consummism in the present era". Se, come affermava Sol LeWitt, i materiali sono le maggiori afflizioni dell'arte contemporanea, il percorso recente di Damiano Fasso si spinge attraverso l'impiego del video verso la rarefazione del medium e una visualizzazione che non rappresenta, ma presenta. Dai lavori con sagome in peluche su supporto di pittura (morbida dichiarazione di indagine linguistica e recetto di storie rese con lo stratificarsi di evocazioni della storia dell'arte e dei simboli universali) alla messa in scena di installazioni sperimentali ed effimere, che sempre hanno come protagonista l'uomo e la sua presenza transitoria, alle prime creazioni video più giocose e colorate a queste ultime prove di più meditata decantazione, la personale strada tracciata da Fasso percorre con fine intuito gradi progressivi di esteticità e riflessione. Il biancore che schiude il nuovo video The dream book è un'apertura alla nostalgia delle percezioni del mondo, all'elencazione chimerica delle "cose piacevoli", ad una recita che in un crescendo diventa litania e riporta il rumore del mare così come il colore delle fragole, cartoons, oggetti e mappe, fiori che pulsano in segreto lasciando intuire un rosso sangue carminio da still leben, da nature ancora vive. Il memento mori della tradizione si trasforma in un invito a considerare come "la pioggia che cade" e il moto del tempo siano allegoria di ciò che sfugge ma anche esperienza sensoriale profondamente umana e quindi terribilmente universale e misteriosa. Le "cose rare" possono essere molto vicine, parte del quotidiano, e messe in pericolo da eventi della storia e sciagure: la fragilità e la fatalità sono in agguato negli intrecci della metropolitana come nei percorsi della vita e della morte. Il cibo e "uno sguardo di molto tempo fa" legano luoghi ed esotismi di ieri e di oggi, icone di religiosità e aneliti a varcare la soglia del conoscibile; soldati in movimento e anatomie senza nome ci ricordano che l'esistenza è un equilibrio molto friabile. Le matrici delle immagini originarie, catturate dal mare magnum che è la rete internet, si generano e dissolvono nell'ipnosi musicale, incasellando una poetica cara a Fasso che costruisce figure, scritture e presenze in un movimento sequenziale in cui la poesia deriva dal fatto che l'oggetto (da objectum, ciò che è esposto ai nostri occhi) non dialoga con le metafore, ma parla mediante esse, al punto da reggere lo sfasamento logistico e linguistico di icone visive e denotazioni nominali e lasciarsi infine richiudere nel buio improvviso del nulla dove tutto scompare. ( Stefania Portinari )

Regia ed Editing: Damiano Fasso