The Sleeping Beauty, so long reclining in her dainty bed, had risen up ... - 2011
Pierfabrizio Paradiso
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The Sleeping Beauty, so long reclining in her dainty bed, had risen up with a devouring desire - 2011
34'32'' DVD Courtesy dell'artista
L'istinto. Il palesarsi o lo stare seminascosti.
Entrare, uscire: tracciare una traiettoria.
Esigere il movimento per un recupero dello spazio attraverso il corpo.
Il corpo del danzatore contemporaneo e' un ipercorpo.
Un corpo in movimento, visto nella sua continua dialettica tra stato di
equilibrio e disequilibrio, tra caduta e recupero e sull'oscillare da
una parte all'altra. E' un corpo nel quale si inscrive la realta'
contemporanea dell'uomo del nuovo millennio.
Nel disegno degli spazi corporei e geometrie nell'aria e a terra, c'e'
tutto l'uomo, le sue emozioni umane che lasciano deragliare, attraverso
un movimento progressivo, una porzione dello spazio urbano, appartenente
al quotidiano della gente, verso una dimensione onirica.
Lo spazio quotidianamente percepito si trasforma in uno spazio dei
desideri possibili attraverso le creature che lo popolano che declinano
una presa di coscienza che vuole offrirsi come invito aperto a non
interpretare le grammatiche dello spazio urbano cosi' come sono
strutturate, ma a rileggerle continuamente in un linguaggio sempre
aperto a cio' che, apparentemente, sembra impossibile.
Ripensare il risveglio del corpo come una presa di coscienza del proprio
spazio: dal sonno al sogno al risveglio che attualizza il desiderio e lo
rende visibile e attuabile attraverso il corpo che si sveglia, si muove
e prende posizione nel suo spazio possedendolo; riflettendo sulla
decolonizzazione dello spazio pubblico, ripensandolo come luogo
dell'incontro e della condivisione.
"Sonno", "Sogno" e "Risveglio" sono composte ed eseguite da
Eniac (Fabio Battistetti)
Chiara Milesi e Marta Moiraghi sono danzatrici per la Compagnia
ArtéDanza, diretta da Alma Baldini.
Il titolo del lavoro e' una citazione di Doris Humphrey, tratta dal suo
libro "The Art of making Dances" (1958)