AGGIUNGI QUESTO VIDEO ALLA PLAYLIST
nessun video nella playlist
CONDIVIDI QUESTA PLAYLIST
Slot Machines - 2008
58'' Video DVD/PAL- 4:3/ COLORE-STEREO (2:14,’’) Courtesy dell'artista
(IT)
Slotmachines è il video realizzato dall’artista a conclusione del Worshop Independence… da cosa, da chi, per fare cosa e con chi?! Un workshop sulle politiche ed economie delle iniziative indipendenti, organizzato da 1:1projects, Roma, nell’ottobre 2008..
Dopo la presentazione di Spazi NO-Profit europei, sono susseguiti una serie di riflessioni e accesi dibattiti sul concetto di “Indipendenza” che hanno visto protagonisti un gruppo di 10 artisti. Gabriella Ciancimino ha utilizzato la quota del budjet messo a disposizione per la produzione di nuovi progetti a conclusione del workshop, per giocare alle Slotmachines in uno dei bar più noti del quartiere. In caso di grande vincita, i soldi sarebbero stati utilizzati per la costituzione di un collettivo artistico impegnato in progetti itineranti in ambito internazionale.
Oltrecchè documentare l’azione, l’artista racconta un pezzo quotidianità di alcuni abitanti della zona con cui entra cosi in relazione, facendone un ritratto ironico, sottolineato dal carattere surreale che assume l’assurdità del caso.
(EN)
Slot machines is a video that the artist realized at the end of the Workshop Independence… da cosa, da chi, per fare cosa e con chi?! , a workshop on political and economic independent initiatives, organized by 1:1projects in Rome in October 2008.
After the presentation of European NO-Profit Spaces, there have been several reflections on the concept of “independence” which involved a group of 10 artists. Gabriella Ciancimino took the budget fee for the production of new projects and used it to play with slot machines inside one of the most popular bar of the headquarter. If the winnings were worthy, money would have been employed to realize an artistic collective committed to international itinerant projects.
Besides, the artist tells a piece of everyday life of some of the district’s inhabitants , thus creating an ironic portray and underlying the surreal characteristic of fate.